mercoledì 8 maggio 2013

A tu per tu con le leggende lussemburghesi


La più antica leggenda sembra essere quella dedicata a Melusina una giovane ragazza, moglie del conte Siegfried, colui che fondò la città. La storia narra del matrimonio tra i due e della promessa che il conte fece alla giovane: doveva lasciarla sola almeno una notte e un giorno al mese. Il conte fece come gli era stato chiesto, ma un giorno spinto dalla curiosità si mise a spiare dal buco della serratura della stanza in cui si era rinchiusa sua moglie. Spiando vide Melusina distesa nella vasca da bagno con una grandissima coda di pesce che aveva preso il posto delle sue gambe. La ragazza, con il sesto senso che accomunava tutte le sirene, si accorse del marito dietro la porta, si gettò dalla finestra e scomparve tra le onde del fiume Alzette.

 

Per concludere il nostro piccolo percorso intorno alle tradizioni culturali lussemburghesi non possiamo omettere la valenza della cerimonia natalizia. Intorno alla fine di Novembre e agli inizi di dicembre esce allo scoperto l’ormai famosissimo Babbo Natale che nella lingua lussemburghese viene chiamato Klees'che. La leggenda lussemburghese narra che Klees'che, un ragazzo che amava moltissimo i bambini, con l’aiuto di Dio riportò in vita 3 bambini uccisi da un macellaio, il quale aveva intenzione di farne salsicce. Durante la notte del 5 dicembre, secondo la leggenda, Klees'che e il suo aiutante Hoùseker entrano nelle case e lasciano i doni ai bambini.

Il giorno del 6 dicembre, Klees'che arriva ufficialmente in città e dona caramelle e dolciumi a tutti i bambini in una caratteristica parata che percorre tutta la città

Le tradizioni lussemburghesi portano sicuramente dall’ambito gastronomico, tutti i piatti tipici del Granducato derivano dalla tradizione popolare (non ci dimentichiamo che i vecchi lussemburghesi erano per lo più contadini). All’interno della gastronomia lussemburghese ci sono oltretutto moltissimi riferimenti alla cultura culinaria francese e tedesca; l’unica pecca di questa fantastica tradizione talvolta è l’impossibilità di trovare ingredienti particolari al di fuori del paese, considerato l’elevato quoziente tradizionale di tutta la gastronomia lussemburghese che gode di ottima stima nei suoi degustatori, specialmente autoctoni. Un piatto tipico della Valle della Mosella è la “Fritture de La Moselle” , una frittura di piccoli pesci di fiume (della Mosella appunto) condita con uova, limone e prezzemolo; altro secondo piatto interessante è invece il Pudding Nero, tipico dei paesi sassoni, rimane per lo più un piatto misterioso per noi italiani: è un misto di carni suine (testa, polmoni, rene e lingua) bollite e mescolate ad odori vari, pane e cipolle e sangue di maiale. Non molto invitante nella descrizione è però un piatto di carne dal sapore molto particolare!

 


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