La più
antica leggenda sembra essere quella dedicata a Melusina una giovane ragazza,
moglie del conte Siegfried, colui che fondò la città. La storia narra del matrimonio
tra i due e della promessa che il conte fece alla giovane: doveva lasciarla
sola almeno una notte e un giorno al mese. Il conte fece come gli era stato
chiesto, ma un giorno spinto dalla curiosità si mise a spiare dal buco della
serratura della stanza in cui si era rinchiusa sua moglie. Spiando vide
Melusina distesa nella vasca da bagno con una grandissima coda di pesce che
aveva preso il posto delle sue gambe. La ragazza, con il sesto senso che
accomunava tutte le sirene, si accorse del marito dietro la porta, si gettò
dalla finestra e scomparve tra le onde del fiume Alzette.
Per
concludere il nostro piccolo percorso intorno alle tradizioni culturali
lussemburghesi non possiamo omettere la valenza della cerimonia natalizia.
Intorno alla fine di Novembre e agli inizi di dicembre esce allo scoperto
l’ormai famosissimo Babbo Natale che nella lingua lussemburghese viene chiamato
Klees'che. La leggenda lussemburghese narra che Klees'che, un ragazzo che amava
moltissimo i bambini, con l’aiuto di Dio riportò in vita 3 bambini uccisi da un
macellaio, il quale aveva intenzione di farne salsicce. Durante la notte del 5
dicembre, secondo la leggenda, Klees'che e il suo aiutante Hoùseker entrano
nelle case e lasciano i doni ai bambini.
Il giorno
del 6 dicembre, Klees'che arriva ufficialmente in città e dona caramelle e
dolciumi a tutti i bambini in una caratteristica parata che percorre tutta la
città
Le tradizioni
lussemburghesi portano sicuramente dall’ambito gastronomico, tutti i piatti
tipici del Granducato derivano dalla tradizione popolare (non ci dimentichiamo
che i vecchi lussemburghesi erano per lo più contadini). All’interno della
gastronomia lussemburghese ci sono oltretutto moltissimi riferimenti alla
cultura culinaria francese e tedesca; l’unica pecca di questa fantastica
tradizione talvolta è l’impossibilità di trovare ingredienti particolari al di
fuori del paese, considerato l’elevato quoziente tradizionale di tutta la gastronomia
lussemburghese che gode di ottima stima nei suoi degustatori, specialmente
autoctoni. Un piatto tipico della Valle della Mosella è la “Fritture de La
Moselle” , una frittura di piccoli pesci di fiume (della Mosella appunto)
condita con uova, limone e prezzemolo; altro secondo piatto interessante è
invece il Pudding Nero, tipico dei paesi sassoni, rimane per lo più un piatto
misterioso per noi italiani: è un misto di carni suine (testa, polmoni, rene e
lingua) bollite e mescolate ad odori vari, pane e cipolle e sangue di maiale.
Non molto invitante nella descrizione è però un piatto di carne dal sapore
molto particolare!
interessante
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