La leggenda narra che nel 1601, in seguito ad una battaglia ai piedi della fortezza, lo scrivano del castello, uscito alla ricerca di sopravvissuti, trovò una neonata tra le braccia della madre morta. Lo scrivano la prese con sé e la allevò come una figlia, dandole il nome Maja. Divenuta ragazza, Maja venne presto soprannominata la Rosa di Turaida, per via della sua bellezza. Ella si innamorò di Viktor, il giovane giardiniere del castello di Sigulda.
Un giorno d'autunno del 1620, Maja fu attirata in una trappola dal perfido Adam Jakubowsky, un
nobile polacco che voleva averla come moglie. Jakubowsky fece recapitare alla ragazza una lettera falsa in cui Viktor le dava appuntamento presso una grotta nei dintorni del castello; quando, ormai sul luogo, si accorse del pericolo, Maja chiese di essere lasciata in pace in cambio del suo scialle magico che garantiva l'invulnerabilità. Ella lo sfidò a mettere alla prova i poteri dello stesso. Il polacco sguainò la spada e decapitò la ragazza, che ebbe così salvo l'onore.
Quando seppe della tragedia, Viktor seppellì la propria amata, piantò un tiglio sulla sua tomba e lasciò il paese per sempre. Ricordando la leggenda, ancora oggi i giovani sposi si recano a Turaida a posare fiori sulla tomba della Rosa di Turaida.